ROMA, 22 gennaio - È stato sospeso dal servizio l'agente di polizia Luigi Spaccarotella, rinviato a giudizio per l'omicidio del tifoso laziale Gabriele Sandri, l'11 novembre 2007, in un'area di servizio sull'A1. Lo ha detto il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano nel corso della registrazione della trasmissione Otto e mezzo su La7.LA DECISIONE - La sospensione dal servizio dell'agente risale a due giorni fa: «Non è stato possibile tecnicamente farlo prima - ha spiegato Mantovano - in quanto, sulla base di una consolidata giurisprudenza del Consiglio di Stato, basta che sia iniziato un procedimento giudiziario perché non sia possibile intervenire con un provvedimento disciplinare. Ora - ha aggiunto - le indagini sono chiuse, è stato disposto il rinvio a giudizio dell'agente per un reato grave e ciò ha permesso al dipartimento di pubblica sicurezza di disporre la sospensione dal servizio di Spaccarotella».
L'AVVOCATO: «ATTO DOVUTO» - «È stato un atto dovuto». L'avvocato Michele Monaco, uno dei legali della famiglia di Gabriele Sandri, ha commentato così la notizia della sospensione dal servizio dell'agente di Polizia Luigi Spaccarotella. «La norma è questa - ha detto Monaco - dopo il rinvio a giudizio non poteva che esserci la sospensione».
LA DISCREZIONALITÀ - Diverso il discorso su quanto si disse subito dopo il fatto, con le polemiche sul fatto che Spaccarotella non fu subito sospeso: «In quei momenti - ha detto Monaco - c'era una discrezionalità da parte dei vertici della Polizia. Adesso non c'è più discrezionalità, la norma è questa».
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